Care colleghe, cari colleghi,
la primavera del 2025 si avvicina, portando con sé un appuntamento cruciale per la vita della scuola: le elezioni delle RSU 2025 (Rappresentanze Sindacali Unitarie). Un evento che non è solo una formalità burocratica, ma un vero e proprio spartiacque per il futuro della nostra professione e della comunità scolastica. In un periodo in cui le sfide del mondo dell’istruzione si fanno sempre più complesse, è fondamentale garantire che ogni voce sia ascoltata e che i diritti di tutti gli insegnanti siano tutelati con fermezza.
È in questo contesto che il ruolo delle RSU emerge con forza: un presidio di democrazia, uno strumento imprescindibile per difendere le conquiste ottenute e per rappresentare in modo diretto le esigenze di chi, ogni giorno, vive la scuola in prima linea.
Grazie al lavoro instancabile della Fgu/Snadir, gli insegnanti di religione, e in particolare i precari, hanno visto aprirsi nuovi orizzonti di dignità e stabilità professionale. Ricordiamo alcune delle tappe fondamentali di questa storia di battaglie vinte:
Il riconoscimento dello stato giuridico degli insegnanti di religione.
La storica sentenza della Corte di Giustizia Europea, che ha posto un freno all’abuso del precariato per gli insegnanti di religione.
La garanzia, ottenuta grazie al nostro intervento, del diritto ai 500 euro della Carta Docente anche per gli incaricati annuali di religione.
L’azione determinante che ha portato la Corte di Cassazione a dichiarare illegittimo il precariato oltre i 36 mesi.
La promozione dell’emendamento all’art. 1-bis della legge 159/2019, che ha introdotto una procedura straordinaria per la stabilizzazione dei precari con oltre 36 mesi di servizio.
L’aumento dal 50% al 70% dei posti destinati alla procedura straordinaria.
La nostra costante battaglia per includere i precari di religione nei tavoli di contrattazione.
Questi risultati, frutto di un lavoro continuo e appassionato, hanno segnato una svolta per la categoria degli insegnanti di religione. Ci sono istanze che devono essere portate avanti, e che risultano necessarie per garantire pari dignità e pari opportunità agli insegnanti di religione, come:
l’aumento dei posti di ruolo dal 70% al 95%
l’assegnazione della titolarità sulla sede scolastica
la mobilità professionale definitiva in caso di revoca dell’idoneità
la classe di concorso specifica per l’irc
la valutazione dell’Irc con le stesse modalità delle altre discipline
l’aumento dell’Irc a due ore settimanali in terza media
l’eliminazione dell’uscita da scuola e dello studio individuale come alternative.
Perché candidarsi alle RSU? Candidarsi alle RSU significa scegliere di essere protagonisti del cambiamento. Significa avere la possibilità di incidere direttamente sulle decisioni che riguardano il nostro lavoro, il nostro futuro e la qualità della scuola. La presenza degli iscritti Snadir nelle RSU è cruciale per portare avanti le istanze specifiche degli insegnanti di religione e per consolidare le conquiste ottenute.
La storia ci ha insegnato che solo uniti possiamo ottenere risultati concreti. Oggi, più che mai, è necessario rafforzare questa unione per difendere i diritti conquistati e per costruire un futuro migliore per tutti gli insegnanti di religione. Le RSU sono un baluardo di democrazia e partecipazione, e con una forte presenza Snadir possiamo continuare a fare la differenza.
Ti invitiamo a unirti a noi in questo percorso. Candidarsi nella lista Gilda-Unams è un piccolo gesto che può avere un impatto enorme, non solo sulla tua vita professionale, ma sull’intera comunità scolastica.
È tempo di agire. Per noi. Per i nostri colleghi. Per le generazioni future.