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Immagine del redattoreRosaria Di Meo

La teoria dei moral stages

moral stages

Lawrence Kohlberg analizza l’evoluzione morale focalizzando il modo nel quale l’individuo affronta e risolve i conflitti dell’ambito etico: lo psicologo americano propone il dilemma di Heinz a 75 ragazzi provenienti da contesti socioculturali eterogenei, inducendoli a interrogarsi su cosa sia giusto fare in specifiche circostanze. L’analisi delle risposte determina tre distinti livelli, pre-convenzionale, convenzionale e post-convenzionale, ciascuno suddiviso in due stadi corrispondenti alle diverse forme di ragionamento utilizzate dai soggetti indagati per giustificare la loro scelta.


Il livello pre-convenzionale, analogo a quello del realismo morale di Piaget, si manifesta nei bambini fino all’età di 10 anni, periodo nel quale le azioni sono giudicate in base alle conseguenze prodotte delineando l’orientamento premio-punizione (I stadio) che rispecchia una concezione eteronoma della moralità. 


Il fanciullo comprende che la correttezza di una condotta va stimata in base alle proprie esigenze edonistiche (II stadio) secondo un’inclinazione individualistica e strumentale.

Il livello, convenzionale, tipico dell’età preadolescenziale estendendosi fino ai 20 anni, si caratterizza per l’adeguamento acritico alle norme sociali: il ragazzo matura la consapevolezza che aspettative e accordi condivisi sono preminenti sugli interessi personali, aderendo, in tal modo, al conformismo e alle mutue aspettative (I stadio) per cui le norme devono essere rispettate al fine di soddisfare le aspirazioni della comunità di appartenenza.

Il giovane adulto acquisisce una prospettiva tendente all’ordine sociale (II stadio) nella quale il rispetto delle regole avviene sulla base dell’identificazione con l’intero sistema collettivo.

Il livello post-convenzionale, pertinente alla tarda adolescenza e all’età evolutiva, prevede la formulazione di giudizi etici sulla base di un’adesione profonda ai valori universali, in ciò si configura la determinazione del contratto sociale e dei diritti individuali (I stadio) tendenti a garantire il maggior bene possibile al maggior numero di individui.


La persona nel raggiungimento della piena consapevolezza assume una prospettiva morale categorica attorno alla quale orienta il suo stile di vita (II stadio) per cui le leggi hanno senso se in accordo con la visione etica dell’uomo ispirata ai principi universali.


La teoria kohlberghiana dei moral stages privilegia, il processo evolutivo individuale nel quale il role taking media il passaggio verso forme sempre più evolute di reciprocità.

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