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Immagine del redattoreSofia Dinolfo

LA RIFORMA DEL MIM SUL VOTO IN CONDOTTA: IL 5 SARÀ CAUSA DI BOCCIATURA!

Troppi atti violenti tra le mura scolastiche ad opera degli studenti e anche dei loro genitori. Un fenomeno che non è circoscritto ma che si è trasformato in un evento che si ripete con ordinarietà. Il ddl Valditara, approvato il 25 settembre, vuole scoraggiare eventi di questo tipo prevedendo bocciature e sanzioni. Basterà?
voto in condotta

Stop ai comportamenti violenti e ad ogni tipo di atteggiamento non conforme alla disciplina e alle buone maniere a scuola. Chi non si adegua sarà bocciato. È questo l'effetto della riforma sul voto in condotta che porta la firma del ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. La nuova norma prevede infatti che il 5 in condotta sarà causa di bocciatura. Sono tanti i fatti di cronaca che parlano di atti violenti e fenomeni di bullismo consumati tra le mura scolastiche ad opera degli studenti verso i compagni di classe, degli insegnati o del personale scolastico. Un fenomeno che, all’inizio, sembrava dovesse rimanere circoscritto ad alcuni eventi poco prevedibili ed invece, si è trasformato in un evento che si ripete con una certa ordinarietà. È così, che il ddl Valditara, approvato lo scorso 25 settembre, si prefigge l'obiettivo di scoraggiare eventi di questo tipo prevedendo bocciature e sanzioni. Una stretta vera e propria a tutela dei ragazzi e degli educatori. Conosciamone meglio i dettagli.


Nelle scuole medie e superiori si utilizzeranno nuovamente i voti per la condotta espressi in decimi e contribuiranno a fare media. Non si farà più riferimento al quadrimestre ma a tutto il periodo dell'anno scolastico. Nella valutazione complessiva si terrà conto del comportamento e di tutti gli eventuali atti violenti posti in essere all'interno della scuola. Il 5, come detto prima, sarà causa di bocciatura e potrà essere assegnato anche in caso di gravi e reiterate violazioni dei regolamenti dell'Istituto. In caso di voto pari a 6, nelle scuole superiori, scaturirà un debito formativo che potrà essere recuperato con un elaborato di educazione civica da presentare a settembre. L’inottemperanza sarà causa di esclusione all’anno successivo. 


Arriva la stretta anche sulle sospensioni. Se lo studente viene sospeso per almeno due giorni avrà l'obbligo di partecipare ad attività scolastiche dirette all'approfondimento delle azioni violente compiute. Al termine dovrà redigere un elaborato critico sugli argomenti trattati.


Scattano invece i lavori socialmente utili in caso di sospensione superiore ai due giorni. Multe per chi aggredisce dirigenti scolastici, insegnati e qualsiasi altro personale che faccia parte dell'organico scolastico. Oltre al risarcimento dei danni sono previste sanzioni pecuniarie che vanno dai 500 ai 10mila euro in favore dell'Istituto cui fa parte la persona offesa. È gestita in modo del tutto differente la valutazione della condotta alle scuole primarie: il giudizio sul comportamento degli studenti è espresso in via collegiale dai docenti con un giudizio riportato sul documento di valutazione. Negli ultimi anni il dibattito sull’argomento è stato molto sentito. Si cercherà di capire adesso quali saranno i risvolti che deriveranno dalla nuova normativa

"Se lo studente viene sospeso per almeno due giorni avrà l'obbligo di attività scolastiche dirette all'approfondimento delle azioni violente compiute per poi redigere un ‘elaborato critico’. Lavori socialmente utili in caso di sospensione superiore ai due giorni. Multe per chi aggredisce dirigenti scolastici, insegnanti e personale che faccia parte dell'organico. Risarcimento danni e sanzioni pecuniarie dai 500 ai 10mila euro in favore dell'Istituto cui fa parte la persona offesa".

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