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Il Jigsaw è un approccio cooperativo alla didattica

Immagine del redattore: Rosaria Di MeoRosaria Di Meo
Tecnica del cosiddetto ‘cooperative learning’, nasce 54 anni fa su intuizione dello psicologo statunitense Elliot Aronson. Un metodo didattico interattivo che riduce l’ostilità, i pregiudizi e ottimizza l’andamento scolastico. Robert Salvin lo ha perfezionato, associa l’elemento della competitività.
jigsaw

Il ‘jigsaw’, tecnica del ‘cooperative learning’, nasce nel 1971 dall’intuizione dello psicologo statunitense Elliot Aronson, configurandosi come metodo didattico interattivo che riduce l’ostilità, i pregiudizi e ottimizza l’andamento scolastico. Successivamente l’educatore Robert Salvin perfeziona la proposta di Aronson con l’introduzione del ‘jigsaw II’ che alla cooperazione associa l’elemento della competitività. Il termine ‘jigsaw puzzle’, valorizza ogni discente come tessera unica e preziosa, il cui contributo individuale diviene essenziale nel processo di apprendimento attivo e nello sviluppo cognitivo, sociale e relazionale del gruppo classe orientato al raggiungimento di un comune obiettivo inerente il completamento del prodotto finale. La strutturazione della metodologia del jigsaw implica un setting organizzativo che prevede la realizzazione di ambienti collaborativi e la suddivisione della classe in gruppi eterogenei per numero, genere e abilità cognitive, all’interno dei quali si individua uno studente responsabile.


Anche la tematica oggetto di studio deve essere suddivisa in segmenti contenutistici, rispettivamente assegnati dall’insegnante a ciascun allievo di ogni gruppo. Gli studenti accomunati dallo stesso paragrafo, dopo aver familiarizzato con il proprio contenuto, analizzando il materiale fornito dal docente, si uniscono in dei gruppi esperti temporanei per confrontarsi sull’argomento che, dopo aver approfondito, presentano ai rispettivi gruppi casa, ai quali tornano, relazionando ciascuno sulla propria parte ed elaborando un modello di sintesi contenente agli elementi caratterizzanti i vari segmenti contenutistici e le modalità attraverso le quali essi si relazionano dando organicità alla tematica oggetto di studio. La metodologia del jisaw rende i discenti protagonisti attivi del processo educativo; incentiva la responsabilità individuale; sviluppa il pensiero critico e la capacità di analisi; favorisce le abilità relazionali; accresce la comunicazione, la negoziazione e la gestione positiva dei conflitti; rinforza la motivazione intrinseca; incoraggia l’autostima e promuove l’inclusività stimolando un ambiente di apprendimento positivo e rispettoso della diversità.


La tecnica del jigsaw rappresenta, dunque, un’efficace strategia per stimolare l’apprendimento collaborativo, favorire la maturazione olistica degli allievi e avviare le nuove generazioni a collaborare consapevolmente insieme, attualizzando quanto sostenuto dai fratelli David e Roger Johnson, pionieri del cooperative learning, secondo i quali “la motivazione ad apprendere può essere generata da contesti di interazione interpersonale


La metodologia rende i discenti protagonisti del processo educativo; incentiva la responsabilità individuale e sviluppa il pensiero critico e la capacità di analisi. Ma non solo perché accresce la comunicazione, la negoziazione e la gestione positiva dei conflitti. Rinforza la motivazione, attraverso l’aumento dell’autostima, stimolando un apprendimento positivo e rispettoso della diversità

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