Lo scorso anno scolastico, il numero totale di studenti dei cicli non terziari ha superato di poco i sette milioni. Ma solo il 37,4% nel Sud del Paese. Divario che si traduce in un tasso di decrescita nel Mezzogiorno doppio rispetto a quello del Centro-Nord. Le proiezioni Istat indicano un ulteriore e significativo calo della popolazione scolastica entro il 2035, del 26% al Centro e del 21,3% nel Sud
L'Italia sta affrontando una grave crisi del sistema scolastico, causata dal costante declino demografico. Nell'anno scolastico 2022-2023, il numero totale di studenti iscritti ai cicli non terziari ha superato di poco i sette milioni, con una distribuzione estremamente sbilanciata: il 62,6% degli studenti si trova al Centro-Nord, mentre solo il 37,4% è situato nel Sud del Paese. Questo divario si traduce in un tasso di decrescita nel Mezzogiorno che è praticamente doppio rispetto a quello del Centro-Nord: dal 2017-2018 al 2022-2023, il calo nazionale degli studenti è stato del 6%, ma ha raggiunto il 9% nel Sud e il 4% nel Centro-Nord.
Le proiezioni fornite dall'Istat nel Rapporto Svimez indicano un ulteriore e significativo calo della popolazione scolastica entro il 2035, con una riduzione del 22% degli studenti nella fascia d'età compresa tra i 5 e i 14 anni a livello nazionale. In particolare, si prevede un calo del 26% al Centro e del 21,3% nel Sud. La situazione appare particolarmente allarmante in Sardegna, dove la diminuzione prevista supera un terzo della popolazione studentesca. Questo scenario mette in serio pericolo la sopravvivenza di circa 3.000 comuni italiani, corrispondenti al 38% del totale, in cui le scuole primarie registrano meno di 125 alunni, il numero minimo necessario per garantirne il funzionamento. Attualmente, circa 188.000 bambini, pari all'8,4% del totale nazionale, frequentano queste "piccole scuole", con una distribuzione regionale molto disomogenea: si passa dal 31% del Molise al 3,2% dell'Emilia-Romagna.
Questa situazione richiede interventi urgenti per contrastare la desertificazione scolastica e garantire il diritto all'istruzione su tutto il territorio nazionale
CATENACCIO: Situazione particolarmente allarmante in Sardegna, dove la diminuzione prevista supera un terzo della popolazione studentesca. Complessivamente e a livello generale di Paese, si paventa uno scenario che mette in serio pericolo la sopravvivenza di circa 3.000 comuni italiani, corrispondenti al 38% del totale