E’ questo il parere di psicologi e psichiatri. Di IG e TikTok gli adolescenti non riescono a farne a meno. Lì, a dominare le scene, sono persone dotate di inventiva non comune, che hanno tanti seguaci. La difficoltà o impossibilità ad essere come loro, causa sempre più giovani demotivati, nervosi, ansiosi, con disturbi dell’alimentazione e addirittura depressi
Gli influencer sono sempre di più il modello di riferimento dei giovani. È questo quanto emerge dagli studi condotti dagli esperti del settore. I Social sono ormai sinonimo di influencer e gli adolescenti, sempre più legati ai nuovi mezzi di comunicazione, non riescono a farne a meno. Lì accade che a dominare le scene sono persone dotate di inventiva non comune e che, per questo motivo, hanno tanti seguaci. Ci sono poi i personaggi del mondo dello spettacolo i quali, condividendo aspetti della vita privata, riescono ad attirare a sé la curiosità di molti. Aumentano i like, crescono gli sponsor e quello che i giovani iniziano ad ammirare sono i soldi e i guadagni immediati che permettono di comprare tutto e subito.
È proprio lì che per gli esperti sorge il problema. Condurre uno stile di vita come gli influencer non è un obiettivo facilmente raggiungibile. Questa difficoltà o impossibilità è la causa di giovani sempre più demotivati, nervosi, ansiosi, con disturbi dell’alimentazione e addirittura depressi. Una volta i modelli di riferimento erano le generazioni che stavano un passo più avanti. Adesso sono quelli proposti dai social.
E il problema non è legato solamente alla questione economica e quindi al facile raggiungimento di guadagni, ma anche e forse soprattutto, alla diffusione della cultura del corpo perfetto. Quello che veicola nei vari canali è il proporsi e riproporsi di corpi perfetti. Nessuna imperfezione ma, nel caso ci fosse, non manca la dimostrazione di come risolvere facilmente il problema tra sedute in centri estetici, ricorso ai bisturi, o a creme miracolose (che di miracoloso non hanno nulla). Ed ecco che così si riesce ad avere un forte impatto su delle personalità che sono ancora in corso di formazione, capaci di assorbire come spugne tutto ciò che viene proposto dal mondo virtuale che, ovviamente, si distacca dal mondo reale.
Di certo l’influenza negativa non è per tutti i giovani ma per quelli maggiormente vulnerabili e con una propensione negativa ad accettare aspetti fisici del proprio corpo definiti ‘difetti’.
“I disturbi neuropsichiatrici dell’età evolutiva - dicono gli esperti - colpiscono circa due milioni di bambini e ragazzi”. Numeri che per il prossimo decennio si presume saranno raddoppiati. Le sedute di psicoanalisi per i giovanissimi stanno conoscendo numeri mai visti prima.
L’avvento del web, dei social, ha facilitato molto la nostra vita. Ma come ogni cosa positiva, c’è sempre il rovescio della medaglia. Gli psicologi e gli psichiatri evidenziano come l’utilizzo degli smartphone e l’accesso ai social, abbia indebolito la capacità di sviluppare idee e pensieri. Anche la ricerca di un dialogo con gli adulti e la necessità di un confronto o un dibattito costruttivo, si sono ridotti al minimo.
Andare sul web, in un mondo dove tutto è più facile e dinamico, sta portando gli adolescenti a chiudersi dentro a dei confini dai quali non riescono più ad uscire
Quello che veicola è il proporsi di corpi perfetti. Nessuna imperfezione e, nel caso ci fosse, non manca come risolvere facilmente tra sedute in centri estetici, bisturi o creme miracolose ma che di miracoloso hanno nulla. L’influenza negativa non è per tutti i giovani ma per quelli maggiormente vulnerabili