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Genitori e docenti resta un dialogo difficile e complicato

Immagine del redattore: Arturo FrancesconiArturo Francesconi
Finisce il quadrimestre, ci sono i voti e iniziano le polemiche. Le famiglie non capiscono il perché dei risultati dei figli e criticano i docenti. E se ogni genitore ha il diritto e anche il dovere di affiancare ragazze e ragazzi durante il percorso scolastico, è bene ricordare che l'educazione e l'istruzione iniziano in famiglia.
Genitori e docenti

Ogni anno alla fine del primo quadrimestre, alla lettura dei voti iniziano le polemiche e, sempre più, partono dalle famiglie intenzionate non a capire il perché dei risultati ottenuti dai propri figli, ma a criticare e contestare i docenti. Premettendo che ogni genitore ha il diritto e anche il dovere di affiancare suo figlio durante il percorso scolastico, (magari avvenisse sempre) è giusto ricordare che l'educazione e l'istruzione iniziano in famiglia e anche la scuola trasmette, oltre ai contenuti didattici, quelli educativi ed etici. I docenti e i genitori dovrebbero condividere lo stesso obiettivo: formare ragazze e ragazzi, aiutarli a diventare persone libere, responsabili, capaci di scegliere e di perseguire il proprio progetto di vita per realizzarsi all’interno della società. Tutto questo può avvenire se da parte di tutti c’è il desiderio di capire e di entrare in dialogo. Un dialogo costruttivo.


Allora perché nascono queste incomprensioni? Perché c’è lo scoglio dei voti, perché ci si ostina a non capire che i nostri figli studiano poco e in classe sono spesso distratti. Ogni genitore è chiamato personalmente a entrare in relazione con la scuola, con i docenti e a cercare di cooperare con loro per creare un clima sereno e di fiducia reciproca. La loro stima e il loro rispetto nei confronti dei docenti rafforza la loro autorità ed è utile alla crescita dei figli. Tutto ciò spesso non succede perché prevale l’interesse del proprio figlio a discapito della classe, perché qualcuno diventa rappresentare dei genitori per difendere l’indifendibile. Non bisogna generalizzare, ma a volte si arriva a pensare che il dialogo sia quasi un’utopia. 

Nelle mie classi mi capita di discutere con gli alunni che sanno solo vedere i difetti dei docenti. Chiedo ci sarà un pregio? Qualcosa che il prof fa bene? Forse occorre farsi tutti un esame di coscienza e riscoprire i ruoli originali che ci permettono di realizzarci come educatori: il genitore faccia il genitore e il docente porti avanti il suo lavoro con onestà intellettuale


Ogni genitore deve personalmente entrare in relazione con la scuola, con i docenti e cooperare per creare un clima sereno e di fiducia reciproca. La loro stima e il loro rispetto nei confronti dei propf, rafforza la loro autorità ed è utile alla crescita di figlie e figli. Ma spesso non succede perché prevale l’interesse personale a discapito del generale

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