In diversi interventi pubblici la Ministra dell’Istruzione Azzolina ha confermato l’ipotesi che il ritorno in aula degli alunni e docenti, sarà possibile “solo se ci saranno le condizioni”. Pertanto si andrà avanti con la DAD (didattica distanza) e nel frattempo si lavorerà ad un nuova programmazione delle attività e degli impegni di fine anno scolastico 2019/2020. Sembra dunque paventarsi lo scenario di un blocco della ripresa delle attività didattiche negli istituti scolastici. Riguardo la didattica online, la Ministra ha illustrato in Senato i risultati di un monitoraggio chiuso nei giorni scorsi dal M.I.: degli 8,3 milioni di studenti, “ne sono stati raggiunti 6,7 milioni” nelle loro case. Tra registro elettronico, piattaforme e classi virtuali, il 67 per cento delle scuole italiane si è impegnato nelle attività didattiche online e il 48 per cento, secondo le indicazioni dell’Istruzione, ha fatto un collegio docenti online. Un apprezzabile risultato dunque, considerando il livello di digitalizzazione della scuola italiana, ancora molto indietro rispetto agli standard degli atri stati europei.
In tutta Italia, migliaia di dirigenti scolastici, docenti soprattutto, insieme al personale ATA, sono impegnati in questi ultimi mesi, in uno sforzo straordinario per mantenere viva la comunità educante, in una situazione del tutto eccezionale ed imprevedibile. Lo fanno con uno sforzo e un impegno che spesso va oltre gli obblighi contrattuali, consapevoli che si tratta di dimostrare che la scuola, in tutte le sue articolazioni, non si ferma, è un segnale fondamentale per studenti e famiglie di ogni ordine e grado.
In questo quadro, credo che alcuni principi e criteri di riferimento come la libertà di insegnamento, la dimensione collegiale della professionalità debbano essere attentamente considerati e rispettati pur nella eccezionalità di una situazione nella quale è interesse di tutti sollecitare la massima cooperazione fra tutti i profili professionali. E’ un momento di straordinario e corale impegno, dove è importante favorire in ogni modo il coinvolgimento di tutti i soggetti della comunità educante ed evitare che prevalga la dimensione burocratica. In attuazione del decreto legge del governo ‘Cura Italia’, la Ministra, Lucia Azzolina, ha firmato il decreto ministeriale per distribuire alle scuole, 85 milioni per il potenziamento della didattica a distanza. E’ stata prevista l’assunzione di mille assistenti tecnici informatici per dare supporto ai docenti nella gestione della didattica a distanza anche negli istituti comprensivi.
Settanta milioni andranno per l’acquisto di pc e tablet per mettere a disposizione degli alunni meno abbienti, in comodato d’uso gratuito, dispositivi digitali per la fruizione della didattica a distanza, dieci milioni potranno essere utilizzati dalle scuole per favorire l’utilizzo di piattaforme e-learning e per dotarsi da subito di strumenti digitali utili per la DAD, o per potenziare quelli già in loro possesso. Prioritaria sarà l’attenzione anche ai criteri di accessibilità per le alunne e gli alunni con disabilità. Con i restanti 5 milioni si formerà il personale scolastico.
La Ministra Azzolina ha confermato che l’anno scolastico in corso è salvo, in deroga al limite dei 200 giorni minimi di lezione, ed ha assicurato che al M.I. si sta lavorando alla ridefinizione del calendario scolastico, alla valutazione, al recupero e agli esami di Stato per le scuole secondarie di primo e secondo grado. Sono state annullate le attività di Alternanza scuola lavoro per gli istituti che non li hanno terminati prima del mese di marzo 2020 e anche le prove Invalsi..
Importante iniziativa del Ministero per l’Innovazione tecnologica è la Digitalizzazione attraverso Agid (Agenzia per l’Italia Digitale), in quanto viene lanciata la Solidarietà digitale. Si tratta di una collaborazione tra sfera pubblica e privata allo scopo di supportare in modo concreto sia le aziende che i semplici cittadini, per aiutare ad affrontare in modo attivo le restrizioni previste dai vari DPCM per far fronte all’emergenza Covid-19. Con le scuole chiuse, molti player dell’Ict hanno messo a disposizione gratuitamente servizi di e-learning, per consentire la continuità didattica a docenti e alunni.
Per la scuola, dunque, si potrebbe auspicare una riapertura da effettuarsi nel mese di maggio, anche se, secondo previsioni, “considerati l’evolversi della situazione epidemiologica, il carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia e l’incremento dei casi sul territorio nazionale” pare sempre più concreto il configurarsi della definitiva chiusura “fisica” degli Istituti scolastici per il corrente anno scolastico.
Domenico Zambito