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Immagine del redattoreRosaria Di Meo

Cooperative learning: la funzione docente


Mario Comoglio e Miguel Angel Cardoso, nel loro volume sull’insegnamento cooperativo “Insegnare e apprendere in gruppo”, affermano che nella società attuale, in continua evoluzione, è compito prioritario dell’istituzione scolastica promuovere e proporre metodologie didattiche efficaci, persuasive e di qualità per favorire nei discenti l’acquisizione di «capacità flessibili, affinché possano lavorare bene con gli altri in una gamma vastissima di situazioni sociali».


Il docente, nel processo didattico ispirato alla cooperazione ed alla collaborazione degli studenti, assume il ruolo privilegiato di leader positivo, di guida disponibile all’ascolto, di risorsa intellettuale, di facilitatore dell’apprendimento, di regista dell’iter formativo che motiva, supporta e orienta il gruppo classe nell’attività di acquisizione ed elaborazione dei contenuti.


L’insegnante, identificando gli allievi in soggetti volti all’autorealizzazione ed all’autodeterminazione, struttura la relazione educativa attraverso una serie di procedure che prevedono l’organizzazione di un ambiente di lavoro funzionale, l’individuazione di obiettivi da raggiungere, l’elaborazione di compiti da eseguire, la formazione di gruppi di lavoro eterogenei, l’assegnazione di ruoli ben definiti, la specificazione delle competenze sociali, l’osservazione del lavoro svolto da ogni singolo team mediante un’attività di monitoraggio finalizzata a verificare l’adeguata comprensione dei risultati da conseguire, il potenziamento delle abilità interattive, la maturazione della capacità di attuare strategie efficaci di problem solving, e l’applicazione di una valutazione interdipendente del livello di apprendimento acquisito dai singoli studenti nel contesto del proprio gruppo di lavoro e dall’intera classe.


L’educatore, nel contesto del cooperative learning, assume, dunque, una funzione significativa, configurandosi come colui che ben definisce professionalità, stile di pensiero ed organizzazione di spazi apprenditivi nei quali determinante è il lavoro di squadra, la comunicazione di idee, l’implementazione delle strategie didattiche, il rispetto della diversità, l’inclusività e la promozione delle competenze socio – emotive realizzando, ciò che Albert Einstein definiva “l’arte suprema dell’insegnare: risvegliare la gioia della creatività e della conoscenza”.

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