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Alla ricerca del ‘bonus’ scomparso…

Immagine del redattore: Ernesto SoccavoErnesto Soccavo
Sono stati assegnati i 500 euro per la ‘Carta docente’ anche ai precari con contratto annuale, riconoscendo l medesimo diritto alla formazione dei colleghi a tempo indeterminato. La norma prevede che “le somme non spese entro la conclusione dell'anno scolastico di riferimento sono disponibili nell'anno scolastico successivo”
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Nell’anno scolastico 2023/2024, con specifica norma (articolo 15 del Decreto legislativo 69/2023, convertito con modifiche in Legge numero 103/2023) sono stati assegnati nell’apposita piattaforma, i 500 euro di bonus per la ‘Carta docente’ anche agli insegnanti precari con contratto annuale, riconoscendo loro il medesimo diritto alla formazione degli insegnanti con contratto a tempo indeterminato. La norma prevede che “le somme non spese entro la conclusione dell'anno scolastico di riferimento sono rese disponibili nella Carta dell'anno scolastico successivo, in aggiunta alle risorse ordinariamente erogate” (articolo 6 comma 6 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 novembre 2016).


Un pari trattamento avrebbe dovuto garantire anche ai docenti precari con incarico annuale di poter utilizzare l’importo della Carta (disponibile da settembre 2023) fino ad agosto 2025; ma incomprensibilmente le somme non spese, in tutto o in parte, al 31 agosto 2024, sono scomparse dalla piattaforma. Il ministero dell’Istruzione e del Merito (che si avvale della SO.GE.I - Societa' Generale d'Informatica S.p.A.) vigila sul corretto uso della Carta e può provvedere, in caso di violazioni “…alla sua disattivazione (articolo 9 comma 1 DPCM 28 novembre 2016)”. Ma niente di ciò è avvenuto. Forse il MIM ha ritenuto doversi applicare la regola secondo la quale la Carta non è più fruibile all'atto della cessazione dal servizio (DPCM 28 novembre 2016, articolo 3 comma 2) ma il termine della supplenza annuale non significa uscita dal sistema scolastico, ipotesi collegabile alla cessazione dai servizio di coloro che vengono collocati in pensione. 


Il docente precario al quale sia stata attribuita la Carta docente nell’anno scolastico 2023/2024, ha diritto ad utilizzare eventuali somme residue anche nell’anno scolastico successivo in quanto permane il suo inserimento nel sistema scolastico -sentenza Tribunale di Napoli 2024-. D’altra parte, ancora oggi SOGEI potrebbe rilevare i contratti annuali sottoscritti a settembre 2024 utili ad attestare la continuità della condizione lavorativa e quindi il diritto, anche per i precari, ad utilizzare eventuali importi residui disponibili da settembre 2023 ma non ancora spesi. Solo in tal modo si può realizzare il principio di non discriminazione - clausola 4 Accordo quadro allegato alla direttiva numero 1999/70 Comunità Europea - nonché al principio di buon andamento della Pubblica Amministrazione - sentenza Tribunale di Napoli anno 2024.

"SOGEI potrebbe rilevare i contratti annuali sottoscritti a settembre 2024 utili ad attestare il diritto, anche per i precari, ad utilizzare importi residui disponibili da settembre 2023 non ancora spesi. Solo in tal modo si può la non discriminazione".

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